venerdì, aprile 27, 2007

Infilzata con ombrello in metrò: muore

Le hanno conficcato la punta di un ombrello in un occhio. Fino alla scatola cranica. Vanessa Russo è morta, a 23 anni, al Policlinico Umberto I dove era stata ricoverata, entrando in coma, in seguito a quell'aggressione subita in metrò, a Roma.

AGGREDITA - La ragazza era stata colpita nel primo pomeriggio di venerdì da due donne mentre usciva da un convoglio della metropolitana della linea B alla stazione Termini. Immediatamente soccorsa, era stata portata al Policlinico Umberto I con codice rosso, e ricoverata in prognosi riservata. Nel pomeriggio, verso le 17, è morta.

LITE - Secondo le prime ricostruzioni,Vanessa Russo, impiegata di 23 anni, da poco laureata, è stata aggredita, subito dopo essere scesa da un vagone della linea B. Sul treno, dicono le fonti, la vittima aveva discusso con le due donne perché queste l'avevano infastidita mentre Russo era seduta su un sedile. L'alterco è andato avanti fino alla fermata di Termini dove, sulla banchina, una delle due donne ha infilzato l'occhio sinistro di Russo con un ombrello, prima di scappare.

CACCIA A DUE DONNE - Dalla descrizione, generica in possesso degli investigatori della polizia, ricavata dalle testimonianze oculari, si tratterebbe di due ragazze di corporatura normale, vestite di bianco, una delle quali con un cappelletto, forse italiane e non quindi dell'Est come riferito in un primo momento. Sul caso la Procura della repubblica di Roma ha aperto un procedimento per omicidio.


Ps:pensavo solo nei film horror...

martedì, aprile 24, 2007

"Senza rubare"

Volevo solo riportare un post di Beppe dal suo blog (spero non si incazzi)...

"Il fratello scarso è una figura ricorrente nella Storia d’Italia. I parenti lo affidano di solito al fratello più sveglio che gli fa da padre per tutta la vita. Massimo Moratti è il fratello scarso dei fratelli scarsi. E’ riuscito ad offuscare persino Paolo Berlusconi. Gli si perdona qualunque cosa, anche le intercettazioni a Bobone Vieri. La famiglia per evitare danni lo ha nominato presidente dell’Inter. Gli ha concesso un vitalizio di qualche decina di milioni di euro all’anno per i giocatori. Lui è contento così.
Ogni tanto il fratello maggiore Gianmarco gli chiede di mettere una firma sui collocamenti. La gente si fida di lui, del suo aspetto da Bugs Bunny buono. E così è stato anche per il debutto di Saras in Borsa. I Moratti hanno incassato 1,7 miliardi di euro, ne avevano bisogno per rinforzare la squadra. Il titolo fu quotato a 6 euro in un momento di crollo del settore energetico. Chi lo comprò perse il 12% in un solo giorno. Jp Morgan e Morgan Stanley, le banche responsabili del collocamento, guadagnarono 12 milioni di euro a testa grazie alle oscillazioni.
Riassunto: qualcuno decide che il prezzo di 6 euro è giusto, i risparmiatori ci credono, comprano, perdono. I Moratti e le banche ci guadagnano e la procura indaga. La Consob dov’era? Cardia illuminaci.
Lo scudetto di ieri non lo ha vinto l’Inter. Infatti il marchio non gli appartiene più da tempo. Lo ha venduto, dopo una rettifica a questo blog, alla Inter Brand srl per 159 milioni di euro. La Procura sta indagando per l’ipotesi di “buchi in bilancio per cui non ci sono indagati”(Corriere della Sera). Sono sicuro che è un’ipotesi che si dimostrerà priva di qualsiasi fondamento. Massimo vince, ma senza rubare."


Dunque, i miei amici e conoscenti lo sanno che sono juventino e non voglio giustificare o elogiare il "moggiopoli", ma potevano vincere il suo scudetto e festeggiarlo come chiunque, senza fare come il bue che dà del cornuto all'asino...